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Dettagli
Categoria: No alla Violenza
27 Dicembre 2022

No alla Violenza - La diffamazione sui social network

Abbiamo già detto negli articoli precedenti, la diffamazione può essere realizzata anche attraverso i social network.4021093

Infatti, postare un commento denigratorio su qualunque social può configurare il reato di diffamazione vista l’idoneità del mezzo utilizzato a determinare la circolazione del commento tra tante persone.

In realtà, anche quando si utilizzano i social, pur se non è stato chiaramente detto e/o scritto il nome della persona a cui le frasi offensive si riferiscono, il reato sussiste quando la vittima può essere individuata sulla base di una serie di indizi, che possono consentirne l’individuazione anche come bersaglio da parte di altri frequentatori dello stesso social network su cui i post vengono pubblicati.

È ovvio che se la vittima non è un personaggio famoso si tratterà di una cerchia di persone limi tata a coloro che, per motivi personali o di lavoro, sono a conoscenza di particolari della sua vita privata, mentre se si tratta di un personaggio famoso la cerchia di persone è molto più ampia.

Le prove per l’imputazione del reato di diffamazione ad un determinato soggetto che abbia pubblicato frasi o immagini offensive su una piattaforma social, anche se privi di riferimenti espressi al destinatario delle persone offese, possono essere desunte da una serie concordante di elementi indiziari, la cui fondatezza può essere rilevata anche dagli altri elementi probatori quali atti documentali ed escussione testi.

Pertanto, nel caso di frasi o immagini lesive immesse sul web, il reato di diffamazione si avrà nel momento e nel luogo in cui i soggetti terzi percepiscono l’offesa, ossia nel momento in cui viene attivato il collegamento, di modo che l’interessato ha notizia dell’immissione in internet del messaggio offensivo o accedendo direttamente e personalmente “in rete” o mediante altri soggetti che ne sono venuti a conoscenza, dal momento che internet o comunque i social network sono luoghi destinati ad essere “visitati” da un numero indeterminato di persone ed in tempi ravvicinati.

 

Carmela Mazza

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