Oggi la Sicilia ha registrato un’ampia adesione allo sciopero generale e una partecipazione massiccia alla manifestazione di piazza a Palermo, che ha visto sfilare oltre 15.000 persone da tutta l’isola. “È un segnale forte e chiaro per il Governo: c’è una Sicilia che dice basta e che rivendica politiche di sviluppo, lavoro, dignità e servizi essenziali”, hanno dichiarato i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia, Alfio Mannino e Luisella Lionti, al termine dell’evento.

I leader sindacali hanno criticato duramente la manovra di bilancio, definendola priva di misure a sostegno di lavoratori, pensionati, sviluppo e occupazione, sottolineando come la situazione in Sicilia sia già più grave rispetto al resto del Paese, soprattutto sul fronte del lavoro e della sanità.

Dati sull'adesione allo sciopero

I sindacati hanno diffuso numeri significativi:

• Siracusa: 95% di adesione a Versalis, Isab e Sasol.
• Palermo: 100% sull’Anello ferroviario, 75% a Fincantieri.
• Catania: Libretti 50%, terminalisti Est Europa 95%, Global Service 45%.
• Messina: Caronte & Tourist Isole Minori 70%.
• Ragusa: Liceo scientifico Fermi 50%, Centro Seia 30%.
• Trapani: Pomagri 4.0 75%.

Questi dati, insieme alla partecipazione in piazza, confermano un malcontento diffuso e la volontà dei lavoratori siciliani di chiedere maggiore attenzione alle proprie istanze.

La manifestazione di oggi non è solo una protesta ma un appello alle istituzioni per affrontare le diseguaglianze e investire nel futuro della Sicilia.