Dal 3 ottobre è partito il primo corso abilitante sul Building Information Modeling (BIM), uno strumento digitale che permette di superare le limitazioni dei modelli tradizionali nella progettazione e gestione degli appalti. Il BIM consente di avere un quadro dettagliato e completo di un'opera in tutte le sue fasi, facilitando una migliore pianificazione e gestione.

A partire da gennaio 2025, l'uso del BIM diventerà obbligatorio in tutte le gare d'appalto, sia per la progettazione che per l'esecuzione dei lavori. Questo rappresenta una svolta significativa nella digitalizzazione dei processi legati agli appalti pubblici e privati.

Sabrina Burgarello, esperta del settore, ha sottolineato l'importanza di questa transizione: "Riteniamo sia necessario che le imprese e i loro tecnici padroneggino questi strumenti per evitare rischi non prevedibili nella gestione degli appalti. La digitalizzazione può rappresentare un vantaggio se ben gestita. È fondamentale che anche le stazioni appaltanti formino adeguatamente i propri tecnici."

Il corso abilitante è suddiviso in tre moduli: uno destinato alle imprese, uno ai tecnici delle imprese, e un terzo modulo per formare i BIM Specialist, figure chiave nella gestione dei progetti digitalizzati. Il primo appuntamento, riservato alle imprese iscritte, si è tenuto il 3 ottobre alle ore 9:30 presso la Cassa Edile.

Questa iniziativa rappresenta un passo decisivo verso l'innovazione e la modernizzazione del settore delle costruzioni, puntando a una maggiore efficienza e trasparenza nelle fasi di gara e di esecuzione dei lavori.